Caffè con l’avvocato

Posso addebitare la separazione al coniuge infedele mediante un investigatore privato?

Capita spesso che in una coppia uno dei coniugi abbia dubbi circa la fedeltà dell’altro e assuma un investigatore privato per scoprirlo. 

Ipotizziamo che l’infedeltà venga scoperta. A questo punto, potrà il coniuge tradito usare i risultati delle prove investigative per addebitare all’altro, la separazione? La risposta è si.

A confermarlo è una recente pronuncia della Cassazione, la quale ha confermato il valore di prova alla relazione dell’investigatore privato, quando viene confermata dallo stesso in udienza. 

Ciò significa che se si assume un investigatore privato e si scopre, attraverso questo, che il proprio coniuge è infedele, si potrà avviare una causa per addebitargli la separazione.

L’addebito comporta il pagamento delle spese legali del giudizio di separazione, la perdita del diritto all’assegno di mantenimento o della pensione di reversibilità oltre all’impossibilità di ereditare dall’altro consorte.

Non solo, il marito o la moglie infedeli potranno anche essere condannati a pagare una somma a titolo di risarcimento del danno patito a causa del tradimento. 

Attenzione però! Il coniuge infedele può evitare l’addebito se riesce a dimostrare che al momento del tradimento il matrimonio era già in crisi.

Quindi l’infedeltà provata attraverso l’investigatore privato può determinare l’addebito della separazione solo a condizione che sia stata la causa della fine del matrimonio.

Avv. Paolo Fratini

 

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