Caffè con l’avvocato

La Messa alla prova

La messa alla prova è un recente istituto previsto dall’art. 168 bis del Codice penale e prende le mosse principalmente dal diritto statunitense.

Questo istituto prevede di sostituire la pena detentiva con il volontariato, purché si soddisfino  determinate condizioni. Un caso famoso è quello di Britney Spears, che ha ottenuto l’applicazione della messa alla prova per un reato di guida in stato di ebbrezza. Il Giudice ha così intimato all’attrice, in sostituzione del carcere, di svolgere il lavoro di parcheggiatrice per un monte orario stabilito, nell’arco temporale di 6 mesi. In questo modo, in caso di svolgimento corretto della mansione per tutto il tempo concordato, la Spears ha ottenuto la possibilità di ottenere la completa assoluzione per il reato commesso. 

E in Italia?

L’istituto è stato introdotto per tutti i reati la cui pena edittale non supera i 4 anni. Quindi, nei casi in cui non si rientri in una fattispecie di reato grave (come ad esempio potrebbe essere il caso di un furto all’interno di un supermercato), il soggetto indagato può chiedere la sospensione del procedimento penale per aderire alla messa alla prova. In questo modo può concordare un programma di volontariato con l’U.E.P.E. (Uffici locali per l’Esecuzione Penale Esterna), la cui durata varia dai 3 ai 24 mesi. 

Se l’esito della prova sarà positivo il soggetto verrà assolto.

 

Avv. Osvaldo Fratini

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