Caffè con l’avvocato

Cosa fare se una persona muore lasciando soltanto debiti?

Per evitare che i creditori del defunto vengano a bussare alla porta dei parenti, è possibile ricorrere alla rinunzia all’eredità: una apposita dichiarazione da rendere dinanzi al notaio o al cancelliere del Tribunale del luogo in cui si è aperta la successione. La rinuncia non deve prevedere condizioni, termini e limitazioni e va fatta entro 10 anni dall’apertura della successione. Questo termine è però di soli 3 mesi se chi intende rinunciare è nel possesso dei beni ereditari, come ad esempio il figlio che viveva con il genitore defunto. Soltanto in questo modo chi rinuncia rimane completamente estraneo all’eredità, ovvero nessun creditore potrà rivolgersi a lui per il pagamento dei debiti del defunto.

Attenzione però: la rinuncia non deve essere soltanto formale, ma anche di fatto. Il rinunciante non può dichiarare la rinuncia e comportarsi come se fosse un erede, ad esempio abitando la casa del parente defunto oppure vendendo la sua macchina e incassando il prezzo. Queste azioni comporterebbero l’accettazione tacita dell’eredità e la possibilità per i creditori del defunto di rivalersi anche sul patrimonio del rinunciante. Se quest’ultimo ha figli, anche questi dovranno rinunciare altrimenti saranno loro a ereditare i debiti del nonno.

Avv. Paolo Fratini

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