Cosa succede quando un dipendente subisce un infortunio sul lavoro?
Il lavoratore sarà coperto dall’INAIL, che interviene per tutelare il lavoratore che si faccia male per imprudenza o per disattenzione.
Può capitare che la responsabilità per l’infortunio occorso al lavoratore ricada sul datore di lavoro. Questo succede quando il datore di lavoro non ha posto in essere le misure necessarie a tutelare il dipendente.
Ad esempio predisponendo il documento di valutazione dei rischi, oppure fornendo adeguati dispositivi di protezione individuale o ancora dando un’adeguata formazione sulla sicurezza.
Se il datore di lavoro non adempie a questi obblighi che sono previsti dalla legge, rischia non solo di pagare il risarcimento del danno al dipendente ma anche di subire un procedimento penale.
Si è molto discusso in particolare della responsabilità del datore di lavoro per contagio da Coronavirus del dipendente sul luogo di lavoro. Il contagio da Covid è qualificato dalla legge come infortunio ma questo non significa che il datore di lavoro sia sempre responsabile di quest’evento.
Quando scatta la responsabilità?
L’infortunio deve avvenire in occasione di lavoro e se questo può essere più frequente nel caso delle professioni sanitarie, che la legge voleva tutelare, negli altri casi spetterà al dipendente dimostrare che il contagio sia avvenuto sul luogo di lavoro e non in altri luoghi.
Se il datore di lavoro ha predisposto tutte le misure di sicurezza necessarie a prevenire il contagio (come ad esempio la distribuzione di mascherine e gel disinfettanti, ma anche lo smart working), non potrà essere ritenuto responsabile dell’infortunio anche quando questo sia riconosciuto dall’INAIL.