La prescrizione è una causa generale di estinzione del reato.
L’istituto stabilisce che chi ha commesso un reato non può più essere punito decorso un certo tempo dalla sua commissione.
Perché ad un certo punto lo Stato decide di non punire più determinati comportamenti?
Lo Stato non può tenere sotto scacco la vita di un individuo, legandola a doppio filo all’esito di un giudizio. Dietro ogni reato, o eventuale reato, c’è sempre una persona, una famiglia, una storia e una reputazione. La prescrizione non vale però per ogni reato ma varia in base alla sua gravità. Vi sono reati per cui la prescrizione non si può attivare mai.
La prescrizione è stata recentemente oggetto di riforma e infatti a oggi il suo decorso viene sospeso con la sentenza di primo grado, non maturando più né in appello né in Cassazione.
Questa riforma crea delle tensioni con alcuni dei principi fondamentali del nostro ordinamento, come ad esempio il diritto di difesa (è difficile ricostruire la realtà dei fatti dopo molto anni), la presunzione di innocenza, la ragionevole durata del processo, la funzione rieducativa della pena. Questo discorso riguarda anche le persone offese, infatti le vittime e i loro familiari hanno diritto ad avere giustizia in tempi brevi e questa riforma certo non li agevola.
Avv. Michela Sbragi